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La famosa Porta di Brandeburgo, un tempo fra Berlino Est e Berlino Ovest: forse l'immagine più nota della capitale tedesca. Lì sotto non transita nessuno, neanche il Presidente o i Ministri (la sede del Parlamento è a due passi). Ci passano però le biciclette, come si capisce dalla foto ("frei" = libero, consentito).
Al Reichstag (Parlamento), nelle immediate vicinanze, e nelle sedi governative numerosi deputati e ministri ci vanno in bici, proprio come da noi con le famigerate berline blu. Firenze dà al tempo stesso il cattivo e il buon esempio: personalità pubbliche ed altre più o meno di rilievo dispongono e fanno uso del contrassegno per accedere liberamente e parcheggiare l'auto nella "ZTL più grande d'Europa". E ci sono anche vari benemeriti che a Palazzo Vecchio ci vanno in bicicletta.
Ma continuiamo con i parallelismi e le differenze sia sulla ciclabilità che sul trasporto pubblico:
Bici sui mezzi pubbliciLe biciclette salgono su tutte le metropolitane (U-Bahn ed S-Bahn), treni suburbani e tram, a Firenze invece no, nonostante le varie mozioni approvate in Consiglio Comunale per ammetterle. Vedi il capitoletto sul trasporto pubblico poco sotto.
Corsie preferenziali
Le bici sono ammesse addirittura sulla sede tramviaria (vedi foto), a Firenze neanche su corsie preferenziali di poche decine di metri, necessarie ad evitare giri 4-5 volte più lunghi.
Sensi unici eccetto bici
Diffusissimi, quasi sempre nelle strade di quartiere e a traffico volutamente rallentato. A Firenze neanche nelle zone pedonali e chiuse al traffico: i fantastici esperti della Polizia Municipale si oppongono. Studi e rilevazioni fatte in tutta Europa (per es. anche a Reggio Emilia) indicano che l'incidentalità globale con le bici "controsenso" non solo non aumenta ma diminuisce!
Rete ciclabile
Molto estesa, praticamente presente su tutte le grandi direttrici, per garantire i collegamenti fra le varie parti della metropoli. La reti ciclabili di quartiere sono capillari nella parte ovest, in sviluppo nella parte est, dove si sta lavorando all'adeguamento. A Firenze abbiamo piste ciclabili spesso così frammentate da non poter essere chiamata "rete", con interruzioni assurde e insensate proprio nei punti cirtici, cioè gli incroci. Alcune parti della città ne sono quasi completamente prive.
Sosta bici alle stazioni e altrove
Il ciclista può sostare ovunque non esplicitamente vietato alle bici (raro), compresi i marciapiedi (di cui deve rimanere sempre libera una larghezza minima per pedoni e disabili). Oltre a ciò rastrelliere quasi in ogni strada, davanti a tutti gli uffici, enti, istituzioni,aziende e ovviamente a tutte le stazioni ferroviarie e delle metropolitane, snodi dei tram etc.
Ciclisti indisciplinati
Esistono anche nella civilissima Berlino, al pari di pedoni e automobilisti - quindi come da noi! Si notano soprattutto dove la rete ciclabile è incompleta (Berlino est), e spinge quindi ad utilizzare talvolta marciapiedi, strisce pedonali, percorsi contromano (anche nei casi in cui non è reso legittimo dalla diffusissima segnaletica di "senso unico eccetto bici"). Come da noi, dove il ciclista non è tutelato con strutture protette e vantaggiose, si arrangia. Prassi però ampiamente tollerata, proprio in virtù dell'effetto benefico delle bici per tutti.
Trasporto pubblico
Inutile dire che il sistema è capillare ed efficente, basato sul ferro e con un ruolo degli autobus essenzialmente di adduzione alla rete su ferro. Quest'ultima è articolata nella seguente gerarchia:
- Treni suburbani (Regionalbahn) che collegano su rete ferroviaria le località della regione con la metropoli. Essi svolgono anche servizio metropolitano fra le varie stazioni ferroviarie all'interno della città. Le stazioni hanno poi nelle stesse pensiline anche la fermata dei sistemi "sottostanti", S-Bahn e U-Bahn.
- S-Bahn (metropolitana veloce), prevalentemente sopraelevata: spostamenti rapidi e con fermate relativamente distanziate fra loro.
- U-Bahn (metrò) sotterranea con tratti di superficie ma sempre in sede separata. Le distanze fra fermate sono minori della S-Bahn, quindi più capillare ma meno veloce. Le due reti S-Bahn e U-Bahn coprono l'intero territorio metropolitano.
- Tram presenti soprattutto a Berlino Est, ereditati dalla DDR, ma in via di estensione verso l'ovest. Minori costi e maggiore capillarità li rendono sempre più competitivi rispetto a S-Bahn ed U-Bahn, col vantaggio (e non difetto) di redistribuire lo spazio stradale sottraendolo al traffico auto. Esistono ancora tratti su sede stradale promiscua ma nella modernizzazione ed estensione la scelta è quella della sede propria, senza interferenze dal traffico auto.
- Bus destinati soprattutto a chiudere i non molti buchi della rete su ferro, adducono agli snodi di essa. Sostituiscono le metropolitane dalle 3 di notte (!!) quando esse cessano il servizio.
- Parcheggi scambiatori (Park&Ride)
Alle stazioni esterne del trasporto su ferro sono gratuiti: lascia la macchina e prosegui con treno o metropolitana. Quelli dentro la città sono a pagamento e progressivamente più cari verso il centro. E' vivamente sconsigliato parcheggiare in divieto: su strisce, piste ciclabili, marciapiedi o anche molto meno te la portano via fra il ludibrio pubblico.
Traffico automobilistico
Molto presente ovviamente (la Germania è leader mondiale nell'industria dell'auto) ma grazie alla forte incidenza di trasporto su ferro e ciclabilità molto meno soffocante che dalle nostre parti. E' in via di riduzione, anche grazie a varie misure di scoraggiamento e di redistribuzione dello spazio stradale a vantaggio di pedoni, bici e trasporto pubblico.
Conclusioni
Il sistema di trasporto rende ampiamente superflua l'auto (Berlino ha molte meno immatricolazioni di Firenze e ancor meno circolazione, in rapporto alla popolazione), e punta molto sull'intermodalità, cioè l'interscambio e l'utilizzo razionale di vari mezzi per arrivare dal punto A al punto B. La bicicletta svolge anche questo ruolo, alleata del trasporto pubblico, al contrario di quanto affermano alcuni politici fiorentini paladini del suddetto trasporto pubblico. E per questo viene incentivata anche dall'azienda pubblica che gestisce tutti i sistemi di trasporto (vedi BVG), con ampie possibilità di sosta a tutti gli snodi e alle stazioni, con il carico sui mezzi etc.
quotidiano Tagesspiegel (tedesco)
Campagna a Berlino "-auto +bici e +trasporto pubblico" (clicca la foto per leggere l'articolo, in tedesco)
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