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1) Marketing e comunicazione
Il marketing e la comunicazione sono elementi strategici per contattare i cittadini ed indurli con successo a comportamenti mirati.
Obiettivi primari
Gli obiettivi primari delle proposte di intervento devono essere:
1 - la salute dei cittadini intesa come riduzione degli inquinamenti, degli incidenti e delle malattie da stress;
2 - garantire maggior facilità alla mobilità di tutti, adulti, bambini, anziani, portatori di handicap.
Le strategie che le principali città d'Europa si sono date per raggiungere questi obiettivi passano tutte attraverso un diversa ripartizione del modal split, ovvero una differente ripartizione modale tra i diversi mezzi di trasporto.
Si stanno consolidando esperienze di comunicazione e marketing urbano che ruotano attorno alle seguenti parole d'ordine:
- per le aziende di trasporto collettivo - attenzione al cliente!, il che significa preoccuparsi innanzitutto di soddisfare le numerose e variegate esigenze dei clienti per elevarne il numero;
- per i cittadini in genere - colui che usa il mezzo collettivo e la bicicletta ha fatto la scelta giusta, è una persona moderna, che ha un comportamento corretto e da imitare nei confronti della società!
- per gli automobilisti incalliti - usa l'auto in modo intelligente e consapevole!, cioè se per te l'auto è un segno di emancipazione, status symbol, elemento che costituisce una tua immagine, una parte di te, tutto ciò va "benissimo", però usala comunque in modo intelligente, con discrezione, non correre, parcheggiala con cura, usala soprattutto al di fuori della città!
In poche parole: meno mezzi e più mobilità!
Sono importantissime le iniziative di comunicazione e di supporto al cambiamento dei comportamenti personali. In Danimarca sono arrivati ad introdurre addirittura un servizio di supporto psicologico di ausilio per gli automobilisti che dovendo/volendo trasformarsi in ciclisti e pedoni devono vincere in loro stessi una sensazione simile alla caduta in basso nello stato sociale.
In fatto di comunicazione e ricerca per indurre il cambiamento è stato interessante l'iniziativa "Ecovia - città, mobilità, futuro" realizzata nella città di Mantova dove per una settimana si è parlato e di esperienze innovative accompagnate da mostre, stand ed eventi che hanno coinvolto moltissimi cittadini.
2) Studi e ricerche per la sicurezza
L'analisi dell'incidentalità
Dall'analisi dei dati ACI - ISTAT 1996 si rileva che in Italia ci sono circa 500 incidenti al giorno con 16 morti e 700 feriti, in un anno circa 180.000 incidenti con 6.000 morti e 255.000 feriti. Le ore di maggior rischio sono dalle 17 alle 20 quando è maggiore la mobilità.
Si stima che una persona su 80 muoia 40 anni prima per incidente e una su tre porti danni permanenti più o meno gravi per incidenti stradali.
Sono dati che devono fare paura.
Altri dati significativi sono:
- il 40% dei morti ed il 70% degli incidenti accadono in ambito urbano;
- il 73% degli incidenti è causato dal comportamento del conducente.
Nascono immediatamente due considerazioni:
1° - bisogna educare soprattutto i conducenti attuali (adulti) e futuri (giovani) ad una guida responsabile, in quanto l'automezzo si può trasformare in un'arma.
2° - bisogna creare sicurezza attiva nel traffico soprattutto urbano investendo in ricerca e in miglioramento delle strade urbane esistenti
La ricerca europea
Alcuni paesi europei e la Comunità Europea stessa sono molto attivi per la ricerca per la sicurezza stradale. I dati sull'incidentalità vanno esaminati attentamente e consentono formulare politiche per la mobilità sicura.
- il marketing urbano consente di promuovere nei cittadini l'idea e la disponibilità del cambiamento di comportamento;
- la ricerca, la sperimentazione e il confronto tra realtà simili a livello europeo contribuiscono a creare e diffondere la cultura della sicurezza stradale.
E' necessario intervenire con una strategia di approccio globale al problema in un ambito multidisciplinare della programmazione e della visione degli interventi nel rispetto della qualità, della salute e della socialità.
I principali programmi europei di ricerca sulla sicurezza stradale in ambito urbano sono:
- le ricerche del CETUR francese
- il rapporto sui VRU (vulnerable road users = utenti vulnerabili della strada) dell'OCED riassuntivo delle principali politiche in atto nei paesi europei;
- il progetto ADONIS, (1997) per la promozione dell'uso della bicicletta in sostituzione dei brevi spostamenti automobilistici,
- il progetto Walcyng, (1997) per la promozione della mobilità pedonale e ciclabile;
- il progetto DUMAS, (1998) per la gestione dello sviluppo della sicurezza degli utenti vulnerabili della strada nei centri urbani.
Moderazione del traffico
Il risultato di molte ricerche indica che una delle soluzioni possibili consiste nella applicazione delle tecniche di moderazione del traffico. La moderazione del traffico va intesa come il risultato di due fasi strettamente connesse tra loro:
1 - riduzione generalizzata della velocità che riduce la pericolosità;
2 - conseguente incentivazione del cambio della modalità di spostamento delle persone verso la pedonalità e la ciclabilità come effetto positivo della riduzione della pericolosità.
Il traffico lento ma fluido e scorrevole senza continue soste e interminabili code migliora la mobilità veicolare, riduce gli incidenti, l'inquinamento e il rumore che sono generalmente causati dai frequenti "stop and go".
La moderazione del traffico viene applicata con successo:
- nei quartieri abitativi attraverso la realizzazione di isole ambientali, zone 30, strade residenziali, rotonde piccole alla francese;
- nei piccoli paesi attraversati da strade a grande traffico con "porte di rallentamento" per l'accesso all'abitato, stringendo la carreggiata e realizzando banchine laterali pluriuso pedonali e ciclabili, lavorando su diverse tipologie di pavimentazione della strada e sull'arredo urbano che modifica la percezione complessiva della strada.
La carta informatizzata degli incidenti
La carta informatizzata degli incidenti consente di inserire sulla cartografia della città un simbolo per ogni incidente accaduto distinto per tipologia e con un clic del mouse conoscere la scheda dell'incidente. Questo sistema su base GIS consente di individuare facilmente i luoghi nei quali si verificano il maggior numero di incidenti e capirne rapidamente le dinamiche e le misure di intervento. Questo metodo di archiviazione è ben sviluppato a Brescia.
Qualora l'incidente sia frequente ma non identificabile con chiarezza l'Università di Brescia ha utilizzato con successo la telecamera accompagnata da un videoregistratore piazzata nell'incrocio per un periodo di tempo per rilevare tutti i comportamenti scorretti e capire le dinamiche dei numerosi incidenti che sono stati sfiorati.
Valutazione degli interventi per la riduzione degli incidenti
Il Comune di Brescia, settore statistica, ha prodotto un'interessante analisi di valutazione dell'efficacia degli interventi attuati per la riduzione degli incidenti stradali.
Nel tempo, attraverso il PUT, erano stati individuate alcune zone dette Punti Neri, nei quali gli incidenti si verificavano con una elevata frequenza. A distanza di 12-36 mesi dagli interventi migliorativi sono stati eseguiti studi statistici per verificare l'efficacia delle soluzioni introdotte. Attraverso comparazioni prima-dopo e analisi costi-benefici è stata valutati l'idoneità delle soluzioni realizzate. La curva di rischio prima-dopo evidenzia infine le situazioni migliorate e quelle che presentano ancora problemi, magari differenti di incidentalità.
La ricerca in Francia
In Francia hanno numerosi e ricchi istituti di ricerca sull'innovazione nel trasporti e sulla sicurezza, riescono in pochi anni a realizzare situazioni pilota come esperimento, ne analizzano i risultati e rapidamente traggono le conclusioni che formeranno la nuova manualistica ed i nuovi indirizzi progettuali. Gli istituti di ricerca pubblicano ogni anno un grossa documentazione tecnica mirata all'aggiornamento professionale dei tecnici e alla divulgazione per i cittadini.
L'esperienza di Zurigo - meno auto e più mobilità
A Zurigo si punta ad offrire mobilità in senso ampio, basti pensare che ci sono circa 365 auto ogni 1000 abitanti, contro le 6/700 delle città italiane, 1/3 delle famiglie non ha l'automobile, il 38% degli spostamenti avviene in bus, tram e treno, e nonostante questi dati le statistiche affermano che ogni cittadino si muove mediamente il doppio che nelle città italiane.
All'inizio del secolo in Svizzera c'era una legge secondo la quale era vietato parcheggiare la carrozza sulla pubblica via. Questa cultura ha fatto si che ogni attività ed ogni famiglia si abituasse a ricavare nell'ambito dei propri possedimenti il posto per il proprio mezzo su suolo privato.
E' ancora vivo il principio che la strada è di tutti e che pertanto non è destinata alla sosta privata.
3) - Mobilità collettiva
Pianificazione
La pianificazione è alla base di ogni sistema organizzativo.
- a scala nazionale alcune nazioni soprattutto alpine come Austria e Svizzera stanno attuando programmi di trasferimento su ferrovia dei traffici merci ora su gomma che attraversano il loro territorio per contenere l'inquinamento atmosferico;
- a grande scala il sistema ferroviario metropolitano delle principali città connesse al proprio hinterland consente di collegare direttamente alla rete dei trasporti anche i cittadini residenti nelle aree residenziali satelliti;
- a media scala i grandi passanti ferroviari urbani consentono di snellire i traffici nei grandi nodi e di utilizzare al meglio i parchi ferroviari per merci e passeggeri;
- a piccola scala l'efficienza, la facilità ed il comfort dei luoghi di interscambio treno - ferrovia metropolitana - tramvia - autobus urbano ed extraurbano - auto privata - due ruote diventano strategici per indurre i potenziali clienti ad utilizzare le reti collettive di trasporto;
A questo proposito posso citare l'esempio svizzero di alcuni paesini di montagna, centri di villeggiatura e di sport invernali, nei pressi di Morel nell'alta valle del Rodano che sono collegati alla ferrovia con funivie che hanno la stazione a valle direttamente all'interno della stazione ferroviaria.
E' interessante il caso di Strasburgo dove, per favorire l'interscambio dall'auto alla tramvia, nei parcheggi di cintura custoditi al prezzo di un biglietto della tramvia si riceve il posto auto e un biglietto di andata e ritorno per ogni occupante l'automobile parcheggiata.
Gestione
Una gestione coordinata ed oculata è alla base di ogni sistema organizzativo complesso formato da più operatori.
- il piano delle coincidenze tra le diverse reti di trasporto è vitale per il successo dell'intero sistema;
- i sistemi dei biglietti unici, a tempo o ad abbonamento e la loro semplicità di acquisto riveste importanza strategica per facilitare l'utenza a servirsi di più reti integrate e tra loro coordinate;
- la chiarezza e la capillarità delle informazioni disponibili sul servizio offerto, il comfort delle stazioni di attesa e di interscambio e l'immediatezza nella lettura degli orari costituisce un incentivo sicuro all'utenza.
Sempre in Svizzera posso citare due casi:
- il servizio di autobus extraurbani gestito dal servizio postale arriva fino in fondo alle valli più sperdute e sulle cartine turistiche delle escursioni sono indicati i capolinea di questi servizi, nell'orario posto sul cartello di fermata in cima alla valle sono indicate le coincidenze di ogni corsa con i principali treni e gli orari di arrivo e di partenza dalle principali città della Svizzera;
- nella cittadina di Wetzikon a circa 20 chilometri ad est di Zurigo in via sperimentale ogni mezzora convergono sulla stazione ferroviaria contemporaneamente i treni nelle due direzioni e tutti gli autobus che si diramano nel territorio circostante. Per tre minuti tutti i mezzi sono fermi contemporaneamente e poi tutti ripartono, in questo modo sono possibili in contemporanea tutte le coincidenze senza tempi morti di attesa.
Uso delle nuove tecnologie
Le nuove tecnologie applicate al trasporta collettivo consentono una molteplicità di soluzioni innovative che concorrono a fornire proposte accattivanti per l'utente:
- riduzione dell'inquinamento acustico ed atmosferico delle zone attraversate dai principali percorsi abituali attraverso il miglioramento dei motori e delle sospensioni;
- il comfort dei mezzi su gomma o su ferro è fortemente migliorato nelle produzioni degli ultimi anni; diminuzione del rumore, delle vibrazioni e miglioramento della modulazione della velocità in accelerazione ed in frenata, sedute migliorate, aria condizionata in estate ed in inverno, pianali ribassati per facilitare l'incarrozzamento, autobus che si abbassano dal lato del marciapiede automaticamente con l'apertura delle porte;
- monitoraggio del traffico dell'intero parco automezzi a mezzo di un GPS (Global Position System, strumentazione satellitare di individuazione) montato su ogni mezzo attraverso una stazione centrale di controllo che è in grado di prevenire e gestire tutte le anomalie del sistema e del tracciato;
- alle fermate dei bus indicatori del tempo di attesa in minuti che consente al passeggero di gestire il tempo di attesa alla fermata;
- onda verde ai semafori al tram o al bus su corsia preferenziale che consente di godere di priorità agli incroci e il rispetto dell'orario;
- bus su chiamata nelle zone o negli orari a bassa domanda (esempio la notte), possibilità di prenotare con il telefono da casa il bus in transito che nell'ambito di una fascia attorno al tracciato principale attraverso la centrale e un monitor che gli fornisce il percorso del momento ha libertà di movimento per caricare e scaricare i passeggeri in prossimità della loro abitazione facilitandone l'accessibilità al sistema e favorendo la loro sicurezza personale;
La tramvia
La tramvia è uno dei sistemi dei moderni di trasporto pubblico per le città di media grandezza.
Gli esempi di Strasburgo e di Zurigo rappresentano interventi di successo. In queste città la tramvia percorre le principali strade del centro che con tale intervento hanno rafforzato il loro ruolo strada commerciale ove si attestano i principali negozi e grandi magazzini. I tracciati della tramvia diventano luoghi di alta qualità urbana ed alta frequentazione, diventano in sostanza le nuove centralità di relazione sociale.
Car pooling
- per car pooling si intende l'uso di una stessa autovettura privata da più persone per uno stesso spostamento, è il caso di più colleghi che vanno assieme al lavoro, di un genitore che accompagna i figli di più famiglie alla stessa scuola, ecc.
Le esperienze al riguardo sono piuttosto rare anche se da incentivare.
L'elasticità dell'orario di lavoro e gli impegni familiari spesso non consentono a più persone che abitano vicine e che lavorano assieme di usare lo stesso mezzo, comunque i nuovi sistemi di comunicazione come la posta elettronica aziendale e l'introduzione del piano degli spostamenti casa - lavoro aziendali, unito a sistemi di incentivazione potranno in futuro favorire questo modo di trasporto.
- il taxi pooling monovolume che ricalca il concetto di taxi collettivo finalizzato ad un'unica destinazione comincia ad essere usato per il trasporto di bambini a scuola o ad attività ricreative organizzati su percorsi ed appuntamenti precisi davanti alla porta di casa garantendo sicurezza e custodia ai piccoli passeggeri.
4) - Mobilità con l'auto privata
Pianificazione
- in fatto di parcheggi pertinenziali è interessante il caso di Torino che ha fatto un bando per la realizzazione da parte di privati parcheggi pertinenziali sotterranei in proprietà su aree pubbliche. Sono stati concessi 1800 licenze per parcheggi di dimensione variabile tra i 20 e i 200 posti, sia a rampe che meccanizzati. I costi per ogni posto macchina dipendono da molti parametri e sono previsti dai 30 ai 60 milioni.
Gestione
- ancora in fatto di parcheggi questa volta sul suolo pubblico consentito a pagamento di un abbonamento mensile si riportano i casi di Torino e Milano che hanno fissato tariffe di circa 100/120.000 lire con un numero di autorizzazioni maggiori dei posti disponibili in quella zona e Vicenza che ha fissato una tariffa di 700.000 lire distribuendo autorizzazioni per un numero di posti uguali a quelli disponibili nella zona.
- controllo degli accessi a ZTL con Telepass; il Telepass consente notevoli applicazioni, dal controllo degli accessi in ZTL (se l'auto non è autorizzata scattano la fotografia e la multa) al pagamento rapido dei parcheggi organizzati senza ritirare lo scontrino e passare dalla cassa.
L'accesso controllato tramite Telepass nelle ZTL è stato sperimentato con successo a Bologna.
Car sharing
- per car sharing si intende l'auto in comproprietà o, situazione più diffusa, il noleggio di un'auto a ore.
In Svizzera esiste una grossa compagnia di Car sharing con circa 3.000 automezzi e 1700 postazioni di consegna. I promotori sostengono che il sistema è conveniente per l'utilizzatore che percorre fino a 10.000 chilometri all'anno. Il sistema consente di usare l'auto più adatta allo specifico spostamento, dall'utilitaria, alla familiare alla macchina sportiva. La prenotazione avviene da casa poche ore prima anche con il computer e la centrale via radio comunica all'apparecchio sito sull'automobile il codice del cliente e questo con una carta magnetica può aprire ed usare l'automezzo. La fattura arriva direttamente in banca.
5) - Mobilità ciclabile
Indichiamo innanzitutto le due linee guida da diffondere:
1° - Le amministrazioni assieme alle infrastrutture a favore della ciclabilità devono investire per diffondere il concetto che il ciclista è un soggetto positivo, di successo, di esempio, colui che ha fatto la scelta giusta!
2° - L' obiettivo deve essere la mobilità attivata e non i km di percorsi ciclabili realizzati. Esistono casi di percorsi realizzati che non attirano utenza oppure, come nel nord Europa, Comuni che esprimono la necessità e volontà di attirare altra utenza sull'infrastruttura ciclabile esistente rendendola maggiormente attrattiva, ad esempio "dando il verde al semaforo ai ciclisti sulla pista ciclabile".
I principali pericoli del ciclista che si muove al di fuori dei percorsi ciclabili sono:
- in rettilineo: caditoie, cassonetti, parcheggio disordinato, corsie strette, traffico pesante, sbocchi laterali e soprattutto la "fretta e le disattenzioni degli automobilisti";
- nelle intersezioni: svolta a sinistra, mancanza di visuale, mancanza di semaforo.
Obiettivi dei programmi per la realizzazioni di reti ciclabili:
- aumentare la mobilità in bicicletta dagli attuali 3-5% italiano al 15-25% europeo offrendo al ciclista situazioni sicure, protette e confortevoli;
- applicare la regola che fino a 400 metri si va a piedi, fino a 2 km in bici, oltre con altri mezzi, meglio collettivi;
- riqualificare la vita della gente e l'immagine armoniosa e ad alta socialità dello spazio urbano;
- dare autonomia ed indipendenza agli utenti deboli della strada;
- rendere la bici amica del piccolo commercio di quartiere.
Finalità dei programmi ciclabili:
- la bici deve essere un'alternativa reale all'automobile, sia come scelta desiderata che come scelta obbligata e comunque conveniente.
Prerequisiti per la ciclabilità diffusa:
- sicurezza nel traffico, attualmente in Italia ci sono 500 incidenti al giorno con il 75% in ambito urbano che provocano 6 morti e 300 feriti;
- traffico veicolare ordinato nella viabilità e nella sosta;
- coscienza da parte dei conducenti dei veicoli del rispetto degli utenti deboli della strada, ciclisti, pedoni, bambini, anziani;
- guida meno aggressiva, bassa velocità, rispetto delle norme.
Innovazione negli interventi
In fase di pianificazione la ciclabilità deve essere coordinata con PUT, PRG, PUP, anche in prospettiva dell'intermodalità; per ogni itinerario deve essere verificata la compatibilità e la realizzabilità: economica, funzionale e lo spazio disponibile.
I criteri qualitativi che in ogni istante devono guidare il progettista nelle sue scelte sono:
- per la pianificazione della rete: gerarchia, continuità, capillarità, riconoscibilità, realizzabilità, globalità;
- per la realizzazione degli itinerari: sicurezza, coerenza, rettilineità, attrattività, comfort.
E' possibile favorire l'integrazione ciclabile tra bici ed altri veicoli in sede anche con facilitazioni puntuali soprattutto agli incroci che risultano essere i luoghi più pericolosi.
Innovazione nella gestione:
- favorire l'intermodalità della bici con gli altri mezzi di trasporto, treno, autobus e auto privata sia come trasporto della bici al seguito che come deposito e noleggio di biciclette nei punti di interscambio.
- in Svizzera molte grosse aziende premiano i dipendenti che vengono in bicicletta e mettono a loro disposizione docce e spogliatoi per ristorarsi dalla pedalata. Talvolta per incentivare il cambiamento mettono una piccola tassa interna per il diritto all'uso del parcheggio dell'auto privata all'interno dell'azienda.
- a Basilea per incrementare ulteriormente la mobilità ciclabile hanno posizionato ai semafori dei sensori nella pavimentazione che danno il verde automatico alla bici sulle piste ciclabili.
Politiche per tutelare e promuovere l'uso della bicicletta
Soggetti attivatori di politiche:
Comune, attraverso la realizzazione di qualità urbana, cartografia degli incidenti, politiche tariffarie, manutenzioni, pianificazione ciclabile e pedonale, cicloparcheggi e ciclosegnali;
Provincia, attraverso la promozione di cicloturismo, formazione ed informazione dei tecnici;
Regione, attraverso la legislazione, finanziamenti, manualistica tecnica, coordinamento, formazione dei cittadini con progetti-esempio per creare immaginario collettivo di ciclabilità, divulgare messaggi positivi sul ciclista, aiutare anche psicologicamente il cambio di comportamento;
Stato, attraverso l'adeguamento del codice della strada, la sperimentazione e ricerca a livello ministeriale centrale, la corresponsione di contributi;
Forze dell'ordine, attraverso la prevenzione e segnalazione dei pericoli (rischi)
ACI, datore di lavoro, scuole, gruppi di cittadini con scambi e viaggi di studio;
Soggetti destinatari di politiche: cittadini, bambini, ragazzi tramite educazione stradale, adulti tramite messaggi pubblicitari ed educativi, anziani come attenzione alla propria sicurezza;
Anche per la ciclabilità sono importanti le situazioni campione come esempio ripetibile.
6) - Mobilità pedonale
I principali interventi per favorire la mobilità pedonale sono:
a livello locale:
- il completamento della rete dei marciapiedi e la loro manutenzione;
- attraversamenti pedonali migliorati attraverso la segnaletica orizzontale e verticale, il miglioramento dell'illuminazione, lo studio della visuale reciproca pedone - veicolo, il miglioramento della sua posizione rispetto agli incroci e ai punti di naturale attraversamento dei pedoni;
- realizzazione di isole salvagente spartitraffico di protezione;
- realizzazione di percorsi sicuri casa - scuola per gli scolari, accessi facilitati alla chiesa ed al cimitero per gli anziani, pavimentazione a diversa tessitura e diverso materiale per gli ipovedenti.
In una recente visita a Barcellona e Madrid ho riscontrato come in queste città l'accurato arredo urbano e il dettaglio progettuale e realizzativo dei marciapiedi e dei percorsi pedonali e le iniziative per favorire gli ipovedenti offrano grande sicurezza e comfort al pedone.
a livello generale:
- una efficace intermodalità con gli altri mezzi di trasporto.
7) - I costi dell'automobile privata
E' il caso di fare una piccola considerazione su quali sono i costi di un'automobile tipo per il suo proprietario: un'automobile media seminuova del valore di circa 15/20 milioni costa, escluso il carburante circa 6 milioni l'anno comprensivi di: 1 milione tra bollo e assicurazione, 1 milione per garage o simili, 3 milioni circa per svalutazione, 1 milione per mancati interessi sul capitale non investito. 6 milioni diviso 360 giorni fa circa 16.500 lire al giorno, escluso i consumi, le manutenzioni, le autostrade ecc.
Se la situazione nelle nostre città cambiasse e fosse più facile e sicuro muoversi con la bicicletta, a piedi, con il mezzo collettivo e talvolta anche con il taxi o con il car sharing penso che molte famiglie potrebbero avere una sola auto con un consistente risparmio economico e contribuendo inoltre a migliorare le relazioni interpersonali e la qualità della vita di tutti.
8) - Alcune buone regole per un uso consapevole dell'automobile
Nell'attesa che nelle nostre città vengano prese iniziative "dall'alto" per migliorare la situazione della mobilità, cerchiamo almeno di usare l'automobile con rispetto per gli altri:
- rispettare i limiti di velocità;
- rispettare i ciclisti ed i pedoni ed usare loro la massima cortesia;
- non telefonare mentre si guida;
- parcheggiare con ordine e rispettare i marciapiedi.
Ing. Marco Passigato - Mobility Mgr Univ. Verona
http://marco.passigato.free.fr/
LEGENDA
Linee guida FIAB, pubblicazione FIAB (schede, quaderni), pubblicazione di altri Enti redatta da FIAB.
Documento redatto da un tecnico e/o esperto della FIAB, non ufficiale FIAB.
Documento redatto da associazioni aderenti a FIAB o suoi membri.
Documento di persone o ente esterno alla FIAB, segnalazione documentazione presente in rete.
Documento esterno alla FIAB, segnalazione documentazione presente in rete. In Inglese.
Mentre il primo genere esprime posizioni ufficiali della FIAB (o comunque si tratta di uno "studio" promosso dalla FIAB), tutti gli altri possono essere validi contributi ma che a volte rispecchiano anche elementi non condivisi e/o oggetto di dibattito e di valutazioni diverse (non sempre strettamente tecniche).