Le reti ciclabili sono in genere strutturate per ambiti territoriali, partendo dalla rete europea Eurovelo, scendendo a BicItalia, poi si entra nei sistemi regionali che ormai interessano varie regioni tra le quali il Veneto, scendendo le reti provinciali, le reti sovra comunali di ambito, bacino, consorzio o comprensorio, fino alle reti comunali.
Le reti, o nelle prime fasi gli itinerari sovra comunali, hanno bisogno di un’organizzazione che dopo averle realizzate ne faccia la manutenzione e le valorizzi tramite moderni sistemi di comunicazione. Le reti e gli itinerari non sono statici, ma dinamici nel tempo, vengono migliorati alcuni tratti, si eseguono nuovi sottopassi o passerelle, viene migliorata la pavimentazione, vengono potenziate le attività ricettive; in questi casi risulta necessario aggiornare le bacheche con le planimetrie, la segnaletica di direzione e i siti internet che diffondono le informazioni.
LEGENDA
Linee guida FIAB, pubblicazione FIAB (schede, quaderni), pubblicazione di altri Enti redatta da FIAB.
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Mentre il primo genere esprime posizioni ufficiali della FIAB (o comunque si tratta di uno "studio" promosso dalla FIAB), tutti gli altri possono essere validi contributi ma che a volte rispecchiano anche elementi non condivisi e/o oggetto di dibattito e di valutazioni diverse (non sempre strettamente tecniche).
Manuale Tecnico della Regione Toscana. Un supporto snello ed immediato per illustrare i criteri guida nella realizzazione delle piste ciclabili.
Lo studio valuta la possibilità della rete ciclabile esistente a livello della Provincia di Treviso, di assorbire una parte della domanda di mobilità sistematica tra i diversi centri della Provincia.
Nel panorama nazionale degli studi sulla mobilità ciclistica, il testo vuole offrire un supporto conoscitivo e metodologico per i tecnici, ma anche per gli altri attori della pianificazione territoriale.
1 marzo 2006 - Convegno a ruota libera verso una rete ciclabile nazionale. Il Convegno ha visto la partecipazione di rappresentanti di venti Province, due Regioni e diversi Comuni di tutt'Italia ha concluso i suoi lavori con la redazione di un documento programmatico, "la carta di Lodi".
Convegno. Dopo aver realizzato alcuni tratti di piste ciclbili che hanno contribuito a definire una rete di sistema, un momento di confronto per individuare le potenzialità di sviluppo turistico.